Corso di formazione a Senigallia

26 Maggio 2016
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Corso di formazione a Senigallia

La dimensione della salute è un elemento chiave nell’analisi dei corsi di vita e nella determinazione dei diritti: salute/malat­tia sono spesso il punto di arrivo di storie individuali caratterizzate da mol­teplici dimensioni della disuguaglianza. È oramai riconosciuta l’importanza dell’interconnessione tra condizioni di salute, peso del lavoro di cura e disparità di genere nella distribuzione delle risorse materiali e simboliche nelle tre sfere tra le quali vengono solitamente ripartite, famiglia, lavoro e sistema di welfare. Il dipartimento di Genere, Donne e Salute dell’OMS – che da anni si occupa dei determinanti sociali delle diseguaglianze di genere e delle ricadute in termini di accesso alle cure mediche – ha intra­preso una serie di iniziative per promuovere una maggior consapevolezza, nelle donne in primo luogo, dei possibili effetti positivi in campo sanitario di un loro maggior protagonismo. Recentemente, l’OMS, in un documento che illustra le politiche sanitarie europee in questo decennio, indica il genere come elemento portante per la promozione della salute finalizzata a sviluppare approcci terapeutici diversificati per le donne e per gli uomini. Per arrivare a questa maggiore appropriatezza è però necessario orientare gli interventi sanitari, costruire percorsi specifici, organizzare processi formativi e indirizzare la ricerca in questo campo. Nell’Accordo del 22 no­vembre 2012 è stata definita una linea progettuale dal titolo “Misure dirette alla promozione dell’approccio di genere in sanità” e sono state stanziate risorse vincolate. Tuttavia, l’elemento distintivo è che la dimensione di ge­nere è stata intesa non solo come differenze biologiche e sessuali, ma an­che come diversità sociale, culturale e comportamentale, al fine di ridurre le disequità esistenti. Affinché il diritto formale (possibilità di accesso) garantito dalla legge si trasformi in diritto reale (fruibilità delle presta­zioni) è indispensabile un’efficace politica sanitaria anche a livello locale, giacché è a livello regionale, considerato l’avanzato federalismo proprio in sanità, che bisogna guardare perché delle buone norme nazionali diventino prassi e il diritto dalla carta si realizzi nella quotidianità. In questa macro­cornice s’inscrive il corso di Senigallia il cui scopo è condividere le diverse conoscenze e azioni regionali e locali e di evidenziare alcune realtà locali in cui vengono realizzate iniziative e progetti coerenti con l’ottica di genere e di riduzione delle disuguaglianze. È stato pensato come un momento di riflessione sull’efficacia della collaborazione nell’ambito di azioni politiche coordinate e intersettoriali; sulla valorizzazione delle competenze e delle esperienze dei vari attori istituzionali, si veda il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), e non istituzionali come la SIMM e le sue emanazioni locali, i GrIS (gruppo regionale immigrazione e salute), e la Caritas Diocesana di Senigallia sono un esempio; sulla capacità di mettersi in rete attraverso processi realmente condivisi e partecipati, come chiave di volta nel perseguimento dell’obiettivo comune di una salute per tutti, senza esclusioni e discriminazioni, che pone fortemente l’accento su una lettura della salute come processo multidimensionale e multifattoriale.

OBIETTIVI SPECIFICI: Acquisizione competenze tecnico – scientifiche Indi­viduazione degli indirizzi, degli interventi e delle metodologie appropriate miranti a garantire percorsi di tutela sanitaria specifici a varie tipologie di persone migranti potenzialmente vulnerabili (richiedenti asilo e rifugiati, vittime di tortura, bambini, vittime di tratta), anche nell’ambito di una più generale funzione di advocacy e di contrasto alle diseguaglianze. Acquisizione competenze di processo Conoscenza dei fattori socio-eco­nomico-culturali che possono influenzare l’accessibilità, accettabilità e aderenza alle cure proposte. Approfondimento delle modalità di coinvolgimento delle comunità nei processi di salute. Acquisizione competenze di sistema Conoscenza della rete di soggetti che cooperano, con diversi approcci, all’accoglienza dei migranti e all’organiz­zazione d’interventi socio sanitari finalizzati al loro benessere e alla loro integrazione, con particolare riferimento alle reti territoriali in un’ottica di sussidiarietà orizzontale.

26 Maggio 2016
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