Il Rintocco – Le ombre, mute

28 Ottobre 2020
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Il Rintocco – Le ombre, mute

Il messaggio di Papa Francesco per la quarta Giornata Mondiale dei poveri è intitolato “Tendi la tua mano al povero”. È come sempre semplice, diretto ed efficace. Vi invito a leggerlo e meditarlo.

Tra le altre mi ha colpito una frase, al paragrafo 4: “Non possiamo sentirci a posto quando un membro della famiglia umana è relegato nelle retrovie e diventa un’ombra”. Ci ho riflettuto: è proprio così. Il povero viene allontanato, viene escluso ed emarginato, così che non si veda più. Guardiamo magari le cose attorno a lui, ma non lui; non guardiamo i suoi problemi e le sue sofferenze, ma il fastidio che ci dà e i problemi che vengono a noi. Un paio di esempi che credo illuminanti.

Quando un povero deve fuggire da casa sua perché minacciato, perseguitato, cacciato, senza cibo e speranze e poi attraversa deserti ostili, pagando tutti i prezzi che la sua povertà può pagare; e poi viene messo in prigione, sfruttato, torturato, violentato; e poi viene imbarcato a prezzo esorbitante su un gommone o una barca in disuso e, se ha fortuna, viene salvato e messo in quarantena da qualche parte o in un hot spot che è un lager, non si parlerà di lui. Anche solo per rifiutarlo, si parlerà di onlus buoniste, di scafisti mafiosi, di popolazioni che non li vogliono, ma non di lui. Lui è un’ombra.

 

Quando un povero senza casa, senza risorse, senza speranza, senza volontà di ricostruirsi una vita dopo chissà quali peripezie e sofferenze, si ritrova per strada a vivere di espedienti, di carità, di precarietà e di rifiuti, deve trovarsi un posto non visibile per vivere un po’ in pace e tollerato. Se diventa visibile, magari sotto un portico, verrà allontanato “per il decoro urbano”. Lui per la società vale come una panchina rotta e sporca: da togliere. Ma è probabile che di allontanare lui i cittadini benpensanti e le autorità preposte si attiveranno prima che per le panchine rotte. In quelle occasioni anche le Caritas diventano preziose: perché aiutano ad allontanare i poveri dalla vista.

Non sono cinico: è quello che avviene più spesso di quello che si possa pensare. Il povero deve stare all’ombra, per non disturbare. Ogni gesto di attenzione e di amore al povero, è una luce calda e benevola per illuminare l’umanità dolente e ritrovare la dignità, nostra e dei sofferenti.

28 Ottobre 2020
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